La parte originaria di noi è qualcosa che ci abita e comprendere le leggi che la governano significa vivere appieno la vita.
La fonte non muta e non varia al variare degli aspetti esteriori del vivere quotidiano.
Il mondo delle manifestazioni ha una sua varianza continua, tutto muta più o meno velocemente e nulla è mai statico, nello spirito così come nella carne.
Pensiamo al corpo fisico. Esso è un organismo complesso composto da diversi apparati: l’apparato circolatorio, digestivo, tegumentario, respiratorio, ecc…
L’insieme di questi apparati va a formare l’organismo meraviglioso e sofisticato che abitiamo. L’insieme di apparati e sistemi coopera per un fine comune: farci vivere. Il cuore batte, gli alveoli polmonari scambiano l’ossigeno con l’anidride carbonica, le cellule morte della pelle cadono per essere prontamente sostituite. A livello fisico abbiamo uno straordinario esempio di movimento e cambiamento continuo.
Nella vita quotidiana l’essere umano ricerca la stabilità e la sicurezza; il conosciuto dà un senso di fermezza e solidità ineguagliabile alla mente concreta, ma, come una lapide di pietra pesante, la certezza blocca il flusso della vita sotto il suo peso.
L’ origine della vita è un flusso dinamico continuo, che ama il cambiamento e odia la staticità. In quest’ultima la vita si deteriora, fino a tramutarsi in morte. Nell’essere umano pare vivere un pensiero contrario: teme il cambiamento e ricerca incessantemente una stabilità sepolcrale dove seppellirsi, in attesa della morte fisica.
Un uccello che non cambia il piumaggio, smette di volare.
Un serpente se non fa la muta e cambia pelle, non può passare alla fase successiva della vita. Il suo corpo cresce e la vecchia pelle esterna si fa troppo stretta. Così il rettile rompe l’involucro esterno di epidermide e, come un guanto, la sfila, lasciandosi il passato alle spalle.
Se la muta è indispensabile per l’accrescimento fisico del corpo, allora deve esistere un corrispettivo psichico e spirituale: il cambiamento.
Il mutamento e il flusso continuo della vita chiede anche a noi di “fare la muta”, lasciare andare il vecchio involucro troppo stretto e guardare al futuro con occhi rinnovati.
Lorena