“Se hai delle forze e non le usi, prima o poi ti si rivolteranno contro”.
Proverbio cinese
Gli antichi proverbi cinesi portano con sé una saggezza antica ormai dimenticata.
L’universo è fatto di energia e questa è in continuo mutamento e cambiamento, odia la staticità. Ogni creatura vivente dispone, ogni giorno, di una quantità di energia data per attivare il proprio ” motore interiore “.
Nella maggior parte degli esseri umani questo motore resta in folle, non viene mai fatto partire, e, come sa chi guida un veicolo a marce, un motore in folle tiene la macchina o la moto ferma.
Per fermo non si intende solo fisicamente.
Un uomo o una donna possono restare fermi e immobili nella loro vita, pur spostandosi fisicamente da un capo all’altro del pianeta.
Mantenere il proprio motore interiore in folle significa non evolvere, anche quando la vita e le sue forze ci spingono in tutti i modi a mettere la prima marcia per cominciare a procedere verso il nostro cammino.
Simbolicamente, mettere “la prima” significa compiere consapevolmente il primo passo verso il cambiamento evolutivo che ci aspetta.
Ogni giorno disponiamo dell’energia necessaria per passare almeno dalla prima alla seconda marcia. Ma quanti restano in folle per la maggior parte della vita?
Finiamo per utilizzare l’energia del nostro motore interiore per restare statici e fortificare i confini della nostra zona di comfort. Ed ecco che la vita diventa ogni giorno un susseguirsi di abitudini ripetute, frasi già dette e persone conosciute.
Nulla di nuovo accade, o almeno noi non ce ne accorgiamo.
Il desiderio evolutivo, che nuovo si rinnova ogni giorno, viene soffocato dall’insopportabile ripetersi di una routine già vissuta. Il logorio del conosciuto inizia a corrodere, per inerzia, lo spirito innovatore che dentro di noi alberga.
Qui giungiamo alla parte del proverbio che dice che le forze inutilizzate prima o poi ci si rivoltano contro: la vita parla con dolcezza, con una gentilezza quasi impalpabile alle anime più grezze, fino a farsi più penetrante e dolorosa, per farsi comprendere.
Ma l’essere umano medio, pur di non lasciarsi andare al cambiamento, si fa uccidere dalle forze della vita stessa.
La scelta è del singolo e nessun cambiamento può avvenire se non è coadiuvato dall’esempio disinteressato di chi ci precede nel cammino.
Lorena