Non fare quel che desideriamo dovrebbe spaventare, invece viviamo tranquillamente in un sistema di vita privo di intrinseco significato, a cui ci abituiamo giorno dopo giorno.
Il cuore batte e desidera determinate cose e, lungo il percorso di vita, questi desideri ci vengono suggeriti sotto forma di aspirazioni e intuizioni.
Aspirazioni e intuizioni originano dal territorio più intimo e sconosciuto che abita il nostro mondo interiore.
L’anima anela sempre a qualcosa di superiore, di più elevato rispetto all’ordinario vivere. Desideri e aspirazioni non sono negativi, così come la spiritualità spicciola di oggi vuole farci credere; infatti, nulla può essere creato senza un pensiero iniziale e questo pensiero deve essere rivestito di desiderio per poter manifestarsi, così come un seme necessita della terra adeguata per mettere radici.
L’essere umano è potenzialmente un creatore, se solo conoscesse coscientemente l’arte del creare.
Potremmo definirci “macchine di desideri”.
Esistono desideri di bassa lega e desideri di alta lega, così come i metalli. Affermare che i desideri non siano cosa buona e come dire che tutti i metalli sono cose da evitare.
Desideri di basso livello portano ad abbassarci al medesimo piano, desideri elevati, elevano: nella strada verso la loro realizzazione evolviamo e la coscienza si amplia.
L’anima vive di desideri aspirazionali, il corpo fisico ha desideri di sopravvivenza. Quest’ultimi sono, per la maggior parte, desideri necessari per la vita nella materia (come mangiare, bere e dormire) e sta all’individuo trovare il giusto equilibrio tra aspirazione superiore e necessità fisiche di base.
Ognuno, poi, tende ad allinearsi con ciò che per lui è più in risonanza.
Successivamente occorre agire con atti pratici nella materia, per portare in manifestazione il desiderio originario.
Questo processo è quello che viene più comunemente definito come “atto creativo”.
L’atto creativo è un processo composto da pensiero, desiderio e espressione fisica.
Desiderare è cosa bella!
Occorre rivendicare e ripulire questo verbo da secoli di credenze limitanti per attribuirgli il significato di cui è degno.
Desiderare significa rimettere le cose al proprio posto e cominciare a portare nel sistema di vita ordinistico sprazi di creatività ardentemente desiderata. 🙂
Lorena
Desiderare per poi creare sono concetti che includono il divenire (dal nulla) cosa che è logicamente assurda. Se solo si provasse a pensare che tutto è necessariamente eterno e che quindi non può né finire (nel nulla) né esser creato (dal nulla).
Essere è non può non essere. Divenire “obbliga” per forza che Essere provenga dal nulla o che in qualche modo finisca nel nulla. (Nichilismo)
Personalmente preferisco per logica l’eternalismo.