[…continuazione della parte 1]
“La materia non è che spirito al livello più basso e lo spirito non è che materia al livello più alto”
Alice Bailey
L’uso del mondo delle forme come via di fuga è un’illusione.
Quando non si sa quale strada percorrere, perché non si sa dove andare, si va per tentativi o si resta fermi. L’inerzia e l’inattività in un individuo spaventato possono durare molto tempo. La vita scorre, ama muoversi. Essa è un flusso continuo di cambiamento e novità e la mancanza di azione è la sua morte.
La manifestazione esteriore, così come il mondo delle forme, non è che figlia della vita stessa. Le forme e gli eventi mutano al suo fluire imperterrito, irrequieto e mai calmo.
Chi l’ha detto che la vita debba essere tranquilla?
Cosa direste di una maestosa cascata che fluisce silenziosa e calma? Che non è una cascata!
Perché allora cercare di adattare la propria natura a qualcosa di esterno che non ci appartiene?
L’arte della fuga è nipote della cronica mancanza di scopo dell’essere umano. L’uomo, non conoscendo la sua origine divina, dimentica da dove viene e perché è arrivato sulla terra. Avviene così la dimenticanza di chi sia realmente e l’identificazione con ciò che crederà di essere, fino al suo risveglio spirituale.
Fuggire nella materia, negli eventi quotidiani, significa cercare di dare un senso a quell’insopportabile vuoto che conosciamo dentro di noi, senza mai riuscire a colmarlo, perché manca un tassello, un pezzo del puzzle.
Siamo in parte esseri materiali, dotati di un veicolo fisico, uno emotivo e uno mentale. Parlando di mentale restiamo ancora sul piano della materia. La sostanza mentale, come il pensiero, è materia vera e propria, ma molto più sottile di quella comunemente intesa.
La materia però non basta a dare un senso a quest’esistenza.
L’anima è figlia di due principi: spirito e materia. Quest’ultima, infatti, non esisterebbe se non fecondata dal principio spirituale. Spirito e materia si uniscono, dando origine all’auto-coscienza, all’anima.
L’anima è il principio interiore che vive ogni essere umano, che questo ne sia o meno cosciente.
Capiamo bene adesso perché la sola materia non può soddisfare quella necessità umana di trovare il proprio scopo, di dare un senso alla vita. Lo scopo va ricercato nel principio interiore che ci ha generati e, da lì, portarlo in manifestazione.
Spirito e materia si compenetrano e soltanto con l’uso equilibrato di entrambi riusciremo a trovare il vero senso di questa esistenza.
Alice Bailey per questo scrisse: “La materia non è che spirito al livello più basso e lo spirito non è che materia al livello più alto.”
Lorena