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NON SAPER DOVE ANDARE

Non saper dove andare

quando si son persi tutti i punti di riferimento.

Non saper quale strada prendere

quanto tutti i segnali esteriori sono crollati.

L’essere umano è una creatura forte e fragile

nello stesso momento.

Va per una strada

fino a che questa lo conduce,

fin dove il desiderio lo guida.

Poi il terremoto,

le macerie,

non più luce,

l’oscurità.

A volte si è tanto saturi,

di quel che il mondo esteriore dice e fa

che si perde la lucidità

si perde la bussola interiore,

che sa quel che fa bene alla nostra anima

e al nostro essere.

È semplice perdere se stessi al giorno d’oggi,

tanto urla e ci percuote il mondo esteriore,

con i suoi doveri e rimproveri.

Intanto, il mondo interiore tace,

finché non è il suo momento di parlare.

Quando si è saturi di estroversione,

allora qualcosa si risveglia

dall’universo del Dio interiore.

Il Dio comincia a parlare, smette di tacere.

Inizialmente parla piano,

senza far troppo rumore.

Se il mondo fuori fa così chiasso,

da non far sentire

quel che l’universo interiore sta dicendo,

allora quest’ultimo comincerà a bussare,

richiamandoci alla presenza della nostra interiorità.

Perdere la propria strada

è semplice in questo mondo di perdizione.

La bussola interiore

è sempre pronta a essere riscoperta,

per mostrarci la Via.

 

Lorena

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